«La lista di chi aspetta un posto si sta allungando». Lecco, voci dal Centro di accoglienza di via dell'Isola

Larcobaleno via dellisolaI dormitori – lo dice la parola – sono fatti per dormirci. E, normalmente, questi luoghi di accoglienza per persone in difficoltà aprono solo per la notte e chiudono in orari diurni.

È anche per questa caratteristica che, in quelle concitate settimane a cavallo tra febbraio e marzo, gli operatori del mondo del sociale hanno dovuto in tutta fretta rivedere le regole e il loro senso, tenendo bene in mente il fine: essere di aiuto agli ultimi della società.

E così anche a Lecco in via dell'Isola, dove la cooperativa L'Arcobaleno gestisce per conto del Comune una casa di accoglienza per uomini in difficoltà, hanno dovuto rivedere le regole, per affrontare l'emergenza sanitaria insieme ai loro ospiti.

PortaMI la spesa è sempre attivo

PortaMIlaspesaResta attivo PortaMI la spesa, il servizio gratuito a Milano per la consegna a domicilio di beni di prima necessità.

Basta chiamare il numero 02.4070.3350 da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.00 per parlare con un operatore che appunterà la lista della spesa, per poi consegnarla entro i tre giorni successivi.

L'iniziativa, nata durante il lockdown, è promossa da Confcooperative Milano Lodi Monza e Brianza e Legacoop Lombardia con il sostegno di Fondazione di Comunità Milano onlus, anche grazie alle donazioni raccolte da #MilanoAiuta;  in partnership col Comune di Milano, insieme alla cooperazione sociale (attualmente insieme a Consorzio Farsi Prossimo ci sono Spazio Aperto e Spazio Aperto Servizi) e a tre catene della grande distribuzione, Coop Lombardia, Unes e Carrefour.

L’ordine potrà essere effettuato una volta a settimana. Vedi il volantino

 

 

Volontariato aziendale: #UMimpactday con gli Empori di solidarietà

#UMimpactday - foto da instagramGiovedì 16 luglio siamo stati parte dell'evento #UMimpactday: la giornata di volontariato aziendale che Universal McCann organizza in tutti i suoi uffici, sparsi in tutto il mondo.
Consorzio Farsi Prossimo ha dato una mano ad organizzare il volontariato dei lavoratori di chi lavora nei due uffici italiani, a Roma e a Milano.

“I ragazzi stanno a casa”: gli adolescenti raccontano il loro lockdown in un podcast

2020 audiodoc i ragazzi stanno a casaÈ passato un quarto di secolo da quando Ligabue cantava “I ragazzi sono in giro”, e mai come quest'anno è stato vero il contrario. Non è un caso che “I ragazzi stanno a casa” sia il titolo scelto per il podcast ideato e realizzato durante il lockdown dai giovani e dagli operatori del Centro diurno adolescenti della UONPIA (l'Unità operativa di neuropsichiatria e psicologia per l'infanzia e l'adolescenza) dell'ospedale Policlinico di Milano.

Al centro diurno i ragazzi sono seguiti da personale sanitario e medico del Policlinico e dagli educatori della cooperativa www.spreaker.com/show/i-ragazzi-stanno-a-casa-presentazione, del Consorzio Farsi Prossimo, che da anni lavora con personale specializzato nel campo della salute mentale, sia con preadolescenti e adolescenti, sia con adulti.

Confcooperative Milano e dei Navigli

Carrara ConfccoperativeQuesta mattina Giovanni Carrara, presidente di Consorzio Farsi Prossimo, è stato eletto presidente di Confcooperative Milano e dei Navigli,  che nasce dalla fusione di Confcooperative Milano, Lodi e Monza Brianza e Confcooperative Pavia. L'assemblea si è tenuta in video conferenza e l'elezione è avvenuta all'unanimità.
Tra i consiglieri del Consiglio Territoriale anche Chiara Ginanni, Massimo Minelli e Marco Meregalli.

A Giovanni e ai nuovi consiglieri i migliori auguri per il nuovo incarico!

Voci dalla cooperative. L'italiano “a distanza” per donne e ragazzi stranieri

2020 06 postcovid centro Come foto

Era appena nato, e ha subito dovuto chiudere.

A dirla tutta non era proprio un neonato, il nuovo centro diurno interculturale Come della cooperativa Farsi Prossimo, perché è il frutto della fusione di due servizi storici e dalla lunga e solida esperienza: il centro Centro Diurno Rifugiati “Il Filo dell’Aquilone” e il Centro Come, che da sempre si occupa di integrazione scolastica e progetti interculturali, specialmente all'interno delle scuole e attraverso l'insegnamento della lingua italiana per gli stranieri.

Il nuovo centro aveva iniziato le sue attività nella sua nuova veste a gennaio, ma l'epidemia che ha investito la vita quotidiana lo ha chiuso dopo poco più di un mese. Eppure non ha fermato le sue attività.