Un incontro inaspettato e decisamente commovente.
Chi ha assistito, nello scorso weekend davanti allo stand Caritas a Fa' la cosa giusta, dice «mi sono venute le lacrime agli occhi».
Il primo protagonista di questa storia è Wassiou, trentenne richiedente asilo e originario del Togo, e attualmente ospite di un centro di accoglienza a Cuveglio, in provincia di Varese, gestito dalla nostra cooperativa Intrecci.
Proprio mentre stava per partecipare all'esperienza MyMirror proposta dalla Caritas, insieme ad altri compagni e all'operatrice che li accompagnava, si è trovato faccia a faccia con un volto familiare, amico e perduto. L'altro ragazzo si chiama Diallo, ha vent'anni e invece viene dalla Guinea.
«Prima ho provato sorpresa, poi tanta gioia nel vedere che c'era ancora, che è vivo e sta bene», ha raccontato poi Wassiou.
Wassiou e Diallo si sono conosciuti un anno fa in Libia, dove entrambi stavano aspettando di poter salire su una barca che li portasse al di qua del Mediterraneo, in Europa.