Filo di Arianna: la riapertura dei centri anziani dopo un anno drammatico

Filo CDI Donato BrusuglioÈ giunto il tempo di riaprire, finalmente, anche i centri diurni della cooperativa Filo di Arianna.

Dopo una lunga chiusura del lockdown, a partire dal marzo del 2020, c'era stato il tentativo di una una breve riapertura tra la scorsa estate e l'inizio dell'autunno, prima che la cosiddetta “seconda ondata” della pandemia si abbattesse con ancora più violenza sui nostri centri.

Nel frattempo, gli operatori del centro si sono organizzati, in raccordo con i servizi sociali del Comune di Cormano e di Milano per l’attivazione di interventi al domicilio, così da non lasciare soli gli anziani fragili assistiti e i loro famigliari.
A Cormano sono state attivate iniziative di consegna protetta di materiali a domicilio: mascherine, materiali igienizzanti e termo scanner che hanno consentito lo scambio relazionale “protetto” e la “consegna in sicurezza” dei differenti materiali per continuare laboratori e attività creative a supporto degli anziani anche in casa, sono stati realizzati video tutorial, e ancora si è cercato di supplire alla chiusura dei Centri Diurni svolgendo l'igiene personale e le docce assistite agli anziani soli a casa loro.

Ora però, lentamente ma questa volta con la speranza che i vaccini stiano facendo davvero la differenza, i due centri diurni per anziani della Filo di Arianna riaprono.

È il caso del centro Vodia Cremoncini, nel quartiere Gratosoglio a Milano, che ha riaperto le porte per accogliere gli anziani nel mese di giugno, e del centro Andrea Donato a Brusuglio di Cormano, che ripartirà invece a ottobre.

«La bella notizia è che, seppur con tutte le difficoltà del caso, ci siamo organizzati per la riapertura – commentano soddisfatti gli operatori della cooperativa Filo di Arianna. – La situazione non è semplice poiché tanti anziani e i loro cari hanno paura a ricominciare a partecipare ad attività in gruppo. Ma noi abbiamo riaperto con coraggio, dando speranza e aiuto ad anziani soli, care giver e famiglie aggravate dalle fatiche della quotidianità e dal bisogno di cure».

Alcune delle famiglie degli anziani sono state colpite direttamente dalla pandemia, così come qualche ospite ne è rimasto direttamente vittima. Qualche altro anziano ha scelto una sistemazione alternativa, come il ricovero in RSA o altre strutture, a causa dell'aggravamento della situazione psicofisica.

«Adesso vogliamo tornare ad offrire un servizio diurno per gli anziani sul tuo territorio, consapevoli che sia una ricchezza per tutti, un’opportunità per molti, un aiuto concreto per tante famiglie – continuano i referenti – Abbiamo bisogno anche di un sostegno, perché ri-aprire un Centro Diurno Integrato per anziani vuol dire anche garantirne anche la sostenibilità economica riuscendo a dar posto e cura ad almeno 15/30 anziani del territorio quotidianamente. Abbiamo bisogno di sentire i nostri Comuni, le nostre Parrocchie, i nostri soci, le nostre cooperative, la nostra gente vicino».

Ad oggi, il CDI Vodia Cremoncini a Milano può accogliere 18 anziani, pari al 60% della capienza totale degli spazi, mentre il CDI Donato di Brusuglio riaprirà con la disponibilità di 12 posti.

Il centro anziani di Brusuglio di Cormano verrà riaperto in occasione della manifestazione dell'Ottobre manzoniano, la rassegna culturale che ogni anno il comune di Cormano dedica allo scrittore che abitò anche qui.

Domenica 24 ottobre il CDI Donato aprirà quindi le porte con un open day, dedicato a chi vuole scoprire o riscoprire il centro, e partecipare al momento culturale, informativo e d’incontro organizzato in occasione della kermesse manzoniana.

La riapertura del CDI Donato è possibile anche grazie a un bando della Fondazione Comunitaria Nord Milano, che ha finanziato con 6mila euro il progetto presentato dalla cooperativa Filo di Arianna, riconoscendo l'importanza del Centro nella costruzione di legami sociali e di comunità.