A Milano soldi finiti per la salute mentale. A rischio i percorsi di cura

A Milano soldi finiti per la salute mentale. A rischio i percorsi di cura

A Milano i numerosi tagli di bilancio al Welfare hanno tolto soldi ai percorsi di cura e inclusione sociale dedicati  alle persone con problemi di salute mentale.  Lo denuncia, rivolgendosi al Comune e chiedendo un incontro a tutti i capigruppo il Coordinamento milanese del Terzo Settore sulla salute mentale. Il coordinamento è composto da più di trenta enti del privato sociale - tra cui Caritas Ambrosiana - cooperative sociali, fondazioni, associazioni di familiari e di utenti.

È la situazione che vivono anche Consorzio Farsi Prossimo e le nostre cooperative impegnate in questi servizi, e per questo condividiamo l'appello e lanciamo anche noi, in rete, l'allarme.

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Mai come quest’anno la chiusura del bilancio del Comune di Milano 2023 è stata difficile e ha comportato, in vari ambiti, scelte dolorose e tagli. Tra questi, non fanno eccezione le risorse del Welfare e in particolare quelle che da anni sostengono i progetti di reinserimento sociale, lavorativo e abitativo delle persone con disagio mentale.

I tagli impattano sia sul Fondo Sociale che il Comune mette a disposizione dei Centri Psicosociali, gestiti dai Dipartimenti di Salute Mentale milanesi, per realizzare i tirocini lavorativi e per i sussidi ai cittadini in particolare difficoltà economiche, sia sui progetti territoriali a titolarità dei Dipartimenti di Salute Mentale milanesi e gestiti spesso in collaborazione con gli enti del Terzo Settore.

Numerosi cittadini, proprio in questi giorni, stanno ricevendo la comunicazione dell’interruzione del proprio progetto di inclusione o della drastica diminuzione delle risorse a disposizione.

Problemi anche per gli operatori

Allo stesso tempo, anche gli operatori che da inizio anno sono ingaggiati sui vari interventi, non sanno se vedranno riconosciuto economicamente il loro lavoro. Lavoro che, nonostante il mancato rinnovo delle convenzioni in atto e i continui rinvii delle decisioni circa la continuazione degli interventi in corso, non si è mai interrotto nel rispetto della dignità / necessità degli assistiti e dell’etica professionale degli operatori.

L’auspicio è che l’Amministrazione comunale possa rendersi conto immediatamente della gravità di questa scelta e riesca, già dall’imminente assestamento di bilancio di giugno, a trovare le risorse necessarie per riavviare i progetti e garantire le risorse economiche del Fondo Sociale.  

Altrettanto importante è riavviare un processo di co-programmazione tra il Comune di Milano, i Dipartimenti di Salute Mentale e gli Enti del Terzo Settore, che rimetta al centro del dibattito cittadino il tema del disagio mentale che in questi ultimi anni, anche a seguito della pandemia e della crisi economica, si è notevolmente trasformato e aggravato. 

Il Coordinamento milanese del Terzo Settore sulla Salute Mentale e Cgil e Uil manifestano tali preoccupazioni, anche a seguito delle numerose richieste di sostegno arrivate in questi ultimi mesi.

I soggetti firmatari si impegneranno a sensibilizzare la cittadinanza e chiederanno di incontrare i capigruppo dei partiti in consiglio comunale.

Leggi l'elenco dei firmatari