L'Unione Europea: “I Paesi sostengano l'economia sociale”

L'Unione Europea: “I Paesi sostengano l'economia sociale”

La UE propone modalità per sfruttare appieno il potenziale della “Economia sociale” per l’occupazione, l’innovazione e l’inclusione sociale

La Commissione Europea ha diffuso una raccomandazione ai Paesi membri della UE, insistendo sulla necessità di “sfruttare le opportunità offerte dalle norme sugli aiuti di Stato per sostenere l’economia sociale”, comprese le disposizioni per gli “aiuti all’avviamento, il reinserimento dei lavoratori svantaggiati e il sostegno alle infrastrutture locali”.

Un comparto, quello dell'economia sociale, che ci vede protagonisti insieme alle nostre cooperative e a progetti in cui siamo impegnati da anni, come “Donavalore” portato avanti insieme alla Rete RIUSE.

Le organizzazioni dell’economia sociale svolgono un ruolo cruciale nell’affrontare le sfide della società e promuovere l’equità delle condizioni di lavoro, coinvolgendo i dipendenti nei vari processi decisionali, ma, nonostante questo contributo, incontrano spesso ostacoli nel loro pieno sviluppo a causa della mancanza di un reale riconoscimento della loro attività.

Ad oggi, in Europa, l’economia sociale impiega 13,6 milioni di persone e i vari attori impegnati nel settore creano opportunità per gruppi generalmente sottorappresentati come donne e giovani, promuovendo transizioni digitali e green, eque e inclusive.

La Commissione, ora, raccomanda agli Stati membri misure concrete per sostenere l’economia sociale che metta maggiormente al centro persone, cause sociali e ambientali, rispetto al profitto. Il documento pone l’accento su “riconoscere”, “migliorare”, “sostenere” l’economia sociale e le opportunità che genera, tramite la semplificazione delle procedure amministrative, la promozione, gli incentivi fiscali e l’accesso ai finanziamenti.

Obiettivo è creare le condizioni più favorevoli affinché le organizzazioni dell’economia sociale possano crescere, incentivando la creazione di posti di lavoro di qualità, sostenendo innovazione e inclusione sociale. Il circuito dell’economia sociale è infatti fondamentale per raggiungere gli obiettivi dell’European Pillar of Social Rights Action Plan e gli obiettivi principali dell’UE per il 2030: avere almeno il 78% delle persone tra i 20 e i 64 anni occupate, almeno il 60% in formazione, e sollevare almeno 15 milioni di persone dalla povertà o dall’esclusione sociale.

 Leggi di più sul sito di RIUSE