Apparecchio e dentista per chi non può permetterselo: anche questo è SHARE

logo SHAREPer Marcela, peruviana di trent'anni, la vita non è mai stata semplice: madre single a Milano, con due figli, separata dal marito. Ma tutto è peggiorato da quando, nel 2013, le è scaduto il contratto di lavoro ed è rimasta senza stipendio. Riescono a tirare avanti con i 380 euro al mese guadagnati dalla madre di Marcela, che vive con loro.
Quando il medico le ha comunicato che il figlio Olivier, che oggi ha dodici anni, aveva bisogno di un apparecchio per i denti, è andata in crisi.

 

Fatima invece ha undici anni, due fratelli più piccoli e i denti storti. Capita a molti bambini, ma i suoi genitori non avevano i soldi per l'apparecchio per i denti, che pure – secondo il loro medico – era proprio necessario. In famiglia lavora solo suo padre con un contratto a tempo determinato, e dopo chissà.
La pastorale dei migranti della diocesi le ha consigliato di rivolgersi al Poliambulatorio Jenner73, gestito da Farsi Prossimo Salute, una delle realtà del Consorzio Farsi Prossimo.

Quando Carlota ha finito il liceo, in Ecuador, i suoi genitori le hanno comunicato che tutta la famiglia sarebbe partita per l'Italia. Ma per lei, qui, non è stato facile capire né come poter continuare gli studi, né come trovare un lavoro.
Una mano gliel'ha data il Sai, il servizio accoglienza immigrati di Caritas Ambrosiana, che l'ha indirizzata a un corso di formazione professionale. E l'ha aiutata anche quando, dopo una visita all'Istituto Stomatologico, le hanno prescritto l'uso di un apparecchio ortodontico. In famiglia vivono con il solo stipendio del papà, e ci sono anche gli studi di suo fratello da pagare, questa faccenda dei denti non ci voleva proprio.
Dal Sai l'hanno inviata al Plogojenneroliambulatorio Jenner73, e Carlota ha potuto avere il suo apparecchio.

Olivier, Fatima e Carlota hanno potuto essere curati grazie a 5mila euro che il negozio Share di via Padova ha versato nel Fondo di solidarietà del Poliambulatorio Jenner73: perché il progetto Share non ha solo una dimensione green, ma anche e soprattutto sociale. Oltre a dare lavoro a persone svantaggiate, una parte dei guadagni viene reinvestita in progetti sociali sul territorio.

Come il Poliambulatorio Jenner73, un centro dove vengono erogate prestazioni sanitarie e specialistiche di elevata qualità a prezzi calmierati, o addirittura gratuite per chi vive difficoltà economiche e viene segnalato dai centri di ascolto della Caritas. Il poliambulatorio funziona secondo una logica di “sanità solidale”: una sorta di terza via tra quella pubblica, che spesso ha tempi di attesa biblici, e quella privata, costosa e orientata al profitto economico.

Negli ultimi 4 anni il poliambulatorio, grazie al Fondo di solidarietà che ha istituito per chi ha bisogno di cure mediche ma non può permettersi neanche il sistema sanitario nazionale, ha erogato 1.534 prestazioni sanitarie a 360 persone, per un valore pari a 242mila euro.
E il 67% delle prestazioni sono odontoiatriche: sono cure che assorbono l’87% del totale del valore economico e che non sono garantite dal Sistema Sanitario Nazionale anche a coloro che godono di un’esenzione totale.