Neonata trovata morta in un cassonetto per gli abiti usati

Neonata trovata morta in un cassonetto per gli abiti usati

«Tutti noi cooperatori sociali impegnati quotidianamente nel testimoniare vicinanza e sostegno alle fasce più deboli della popolazione restiamo sgomenti di fronte alla drammaticità di quanto accaduto. Possiamo solo accompagnare questa piccola con una preghiera».

Così Carmine Guanci, coordinatore della Rete RIUSE, di cui CFP è capofila, commenta con dolore il ritrovamento del corpo senza vita di una neonata in un cassonetto di raccolta degli abiti usati, accaduto venerdì pomeriggio in zona Città Studi a Milano.

«Abbiamo appreso con sgomento dai media la triste notizia – continua Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, a cui appartengono molte delle cooperative della Rete che gestisce la raccolta degli indumenti attraverso gli appositi cassonetti –. Esprimiamo il nostro dolore più profondo per quanto accaduto e la nostra preghiera per la piccola vita perduta, oltre che per le persone coinvolte. I nostri Centri d’ascolto e i nostri servizi quotidianamente accompagnano e sostengono, spesso collaborando con i Centri di aiuto alla vita, genitori e madri alle prese con maternità indesiderate o difficili. Avvenimenti dolorosi, come quello avvenuto ieri, ci confermano nell’impegno per la tutela e per la promozione della vita nascente e per il sostegno a nuclei familiari in difficoltà, e ci spronano a intensificare tale attenzione».

In relazione al ritrovamento, Caritas Ambrosiana specifica che nessun operatore della Rete né della cooperativa che si occupa della raccolta in quell'area della città (coop Città e Salute) è stato coinvolto nel tragico momento.