Mai più stragi: anche Consorzio Farsi Prossimo alla Manifestazione nazionale contro la ‘ndrangheta e le mafie

mafie1Anche noi c'eravamo: c'eravamo per non delegare e lanciare anche noi, insieme al mondo del terzo settore il monito #maipiùstragi.

Martedì 5 luglio 2022 centinaia di persone da tutta Italia hanno risposto all’appello degli oltre 150 enti promotori della manifestazione nazionale contro la ‘ndrangheta (tra cui Consorzio Farsi Prossimo), a sostegno del procuratore Nicola Gratteri e di tutti coloro che rischiano la vita a causa delle mafie.

Piazza Duca d’Aosta si è colorata di bandiere e striscioni e ha accolto cittadini di ogni età che, sfidando il caldo rovente, hanno deciso di manifestare con la propria presenza che la ‘ndrangheta è un problema nazionale e che le infiltrazioni criminali nell’economia legale sono un’emergenza per la tenuta della democrazia. “Gratteri non si tocca” la frase più scandita dalla piazza.

 

L’iniziativa ha ricevuto il patrocinio del Comune di Milano e di Fondazione Pubblicità Progresso. I giornalisti Angela Iantosca e Paolo di Giannantonio hanno aperto la serata invitando sul palco i rappresentanti delle istituzioni.

Schietti ed accorati gli interventi di Marco Granelli, assessore alla sicurezza del Comune di Milano; Nicola Morra, presidente della Commissione parlamentare antimafia; Monica Forte, presidente della Commissione speciale antimafia, anticorruzione, trasparenza e legalità della regione Lombardia; Alessandra Dolci, procuratore aggiunto e coordinatore della Dda di Milano.

Anche la Chiesa Italiana ha espresso vicinanza e sostegno all’iniziativa, attraverso il videomessaggio di monsignor Mario Delpini, arcivescovo di Milano, l’intervento sul palco di monsignor Attilio Nostro, segretario della Conferenza Episcopale Calabra. Anche il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha mandato una dichiarazione dai toni inequivocabili: “La Chiesa Italiana sostiene tutti gli sforzi dei singoli e delle istituzioni che combattono il fenomeno vigliacco delle mafie. Perché un mafioso è un vigliacco”.

Non sono mancati i momenti artistici: l’attrice e formatrice Daria D’Aloia ha rapito la platea con i monologhi su “Debora Cartisano” e “Una figlia” mentre Salvatore De Siena, voce de Il Parto delle Nuvole Pesanti, ha fatto riflettere sul senso dei beni confiscati.

mafie2Oltre agli interventi dal vivo, hanno manifestato in video il loro sostegno all’evento molti volti noti di cinema, letteratura, giornalismo e spettacolo: Ficarra e Picone, Annalisa Insardà, Peppino Mazzotta, Michele Placido, Rita Pelusio, Luca Zingaretti, Antonio Stornaiolo, padre Maurizio Patriciello, Marco Paolini, Maurizio De Giovanni, Valentina Petrini, Massimo Giletti, Gianluigi Nuzzi, Luca Barbarossa, Pif, Giovanni Minoli, Marco Travaglio.

In rappresentanza degli oltre 150 enti promotori dell’iniziativa, sono intervenuti: Vincenzo Linarello, presidente di GOEL - Gruppo Cooperativo; Marco Pagniello, direttore della Caritas Italiana; Alessandro Pagano, segretario generale Cgil Lombardia in rappresentanza di tutti i sindacati aderenti; Chiara Tommasini, presidente nazionale CSVnet; Pino Aprile, presidente Movimento M24Aprile Equità Territoriale; Luciano Gualzetti, presidente della Consulta Nazionale Antiusura; Enrico Fontana di Legambiente; Roberta Vincini e Francesco Scoppola, presidenti dell’Agesci; Stefano Granata presidente Confcooperative Federsolidarietà.

Una grande rete che ha deciso di concludere l’iniziativa con grandi cartelli gialli che insieme hanno formato la frase “E non finisce qui…".