Intrecci: cosa fa l'educatore finanziario

money 2724241 960 720Cos'è un educatore finanziario? Alla cooperativa Intrecci sono attive anche alcune persone che svolgono questa professione. Sono professionisti che affiancano famiglie in difficoltà economica e le accompagnano a rivedere la loro gestione dei soldi e delle risorse economiche a disposizione, partendo sempre dagli obiettivi di ciascuna famiglia.

La Cooperativa Intrecci, compresa l’importanza dell’educazione finanziaria - a partire dalla sua partecipazione attiva nel progetto #Oltreiperimetri nel Rhodense - ha sviluppato nel suo organico un’équipe di educatori finanziari certificati a norma tecnica Uni 11402. La certificazione rappresenta una garanzia per le persone che si affidano a questa figura professionale, in quanto sanno di essere affiancate da un professionista sia in materia economico-finanziaria, sia in materia di relazione di cura.

 

La Cooperativa Intrecci ha così iniziato a diffondere l'azione nei diversi ambiti in cui essa opera, declinandola in base alle esigenze che di volta in volta sono emerse da parte dei vari attori della rete in cui Intrecci si impegna; l’ha inserita come parte integrante nei progetti di rigenerazione sociale e urbana, di welfare comunitario, come sostegno ai beneficiari degli Empori della solidarietà e nei progetti di accoglienza, come ulteriore percorso finalizzato all'autonomia degli ospiti dei propri centri.

L’azione si sviluppa dunque su diversi piani: il piano dell'accompagnamento individuale dell'utente e del suo nucleo famigliare; il piano degli incontri collettivi con gruppi di cittadini che portano analoghe esigenze; il piano formativo per trasferire il know-how ai professionisti del servizio sociale e ai volontari della rete Caritas Ambrosiana; il piano dell'educazione a scopo preventivo delle nuove generazioni, con percorsi ad hoc nelle scuole primarie e secondarie.

 

La testimonianza di Tatiana Cogliati, educatrice finanziaria cooperativa Intrecci

 

“Di cosa ti occupi?”

Nelle varie fasi della mia vita professionale è sempre stato abbastanza semplice rispondere a questa domanda: “Sono commessa”, “Sono impiegata”, “Sono operatrice sociale”.
Figure professionali conosciute e con ruoli ben definiti, che non necessitano di ulteriori spiegazioni.
Da un po’ di tempo a questa parte, però, la situazione è cambiata, perché ricopro un ruolo decisamente poco noto ai più e di conseguenza spesso confuso con altre professioni, ma, soprattutto, ruolo apparentemente (e ci terrei molto a sottolineare apparentemente) non coerente con il mondo del sociale in cui si opera: sono educatrice finanziaria.

A cosa fa pensare l’espressione educatore finanziario?
Chiaramente, il termine “finanziario” apre subito il cassetto della nostra mente dedicato al denaro, alle banche, ai prodotti finanziari (appunto) e questo spaventa. Spaventa per più motivazioni: la diffidenza, l’idea di aver poche risorse per potersene interessare, la scarsa conoscenza o, al contrario, la convinzione di saperne già abbastanza. Mi spaventai persino io quando a suo tempo mi proposero di intraprendere questa nuova avventura! Io, che da quel mondo della finanza avevo deciso di scappare, sarei dovuta rientrare di soppiatto dalla finestra.
E invece fu una rivelazione…ed è una rivelazione tuttora vedere giornalmente quanto questa professione sia esattamente ciò che mancava all’interno del mondo delle relazioni di cura.

Parlare di denaro, sia per chi ne dispone, sia per chi si trova in difficoltà, non è mai semplice, anzi, spesso è davvero un tabù.
Per farlo c’è quindi bisogno di una persona che ti accompagni, che sia prima di tutto disposta a instaurare con te un rapporto di fiducia, un rapporto alla pari tra pari, che ti sappia ascoltare attivamente e non giudichi le tue scelte di vita, ma ti guidi a rendere possibili i tuoi obiettivi. Già, perché l’educatore finanziario non si focalizza sui soldi, bensì sul futuro, sugli obiettivi del ciclo di vita di una persona, ricordando a chiunque di avere a disposizione competenze personali prima ancora che economiche.
Ed è proprio grazie a quelle competenze che, insieme, possiamo uscire dai momenti di difficoltà e iniziare a guardare oltre, per non farci più trovare impreparati e per raggiungere i desideri nostri e della nostra famiglia.

“Dunque insegnate alle persone come gestire i propri soldi?”
L’educatore finanziario non insegna…bensì tira fuori (ed ecco perché “educatore”) le conoscenze che una persona già possiede, ma per varie ragioni legate alle circostanze della vita non è al momento in grado di metterle in pratica da sola.

“Allora… controllate quello che spendo e come lo spendo?” L’educatore finanziario non controlla, ma accompagna e affianca la persona verso il raggiungimento dei propri obiettivi, aiuta a sviluppare e affinare tecniche per far sì che chiunque, ma proprio chiunque, possa entrare nel circolo virtuoso di uno stile di vita sostenibile.

La bellezza di questa professione sta proprio nel continuo intreccio di competenze pratiche, teoriche e relazionali, una professione in cui mani, testa e cuore non possono mai prendere strade separate; una professione che ti permette di prendere per mano chi è convinto di non farcela, di “giocare di prevenzione” con bambini e ragazzi delle scuole primarie e secondarie, di fare rete con la vastità del terzo settore e con i servizi sociali, che sempre più ci richiedono formazione.

Una figura che possiede specifiche nozioni tecniche, acquisite grazie a una lungo percorso formativo, e che opera in assoluta assenza di conflitto di interesse, ma che non potrebbe svolgere tale lavoro se non fosse prima di tutto aperto all’incontro con l’altro e alla costruzione del suo futuro.

E quindi, a chi oggi mi chiede: “Di cosa ti occupi?” rispondo: “Sono educatrice finanziaria; mi occupo del futuro delle persone”.