Casa Monluè: la ristrutturazione

Le cooperative del Consorzio Farsi Prossimo sono impegnate da tempo nell’accoglienza di Richiedenti Asilo, Rifugiati e Titolari di Protezione Umanitaria (RARU) nel territorio di tutta la Diocesi di Milano, ed hanno sviluppato insieme un vero e proprio sistema di accoglienza, che si realizza in una rete di servizi.
Tali servizi permettono di coprire le diverse fasi dell’accoglienza (dal pronto intervento, alla seconda accoglienza, all’avvio all’autonomia lavorativa e abitativa) secondo un continuum nel percorso verso l’integrazione, che avviene in stretto contatto con le comunità territoriali di accoglienza, valorizzandone risorse e opportunità.

Uno dei fondamenti di questo sistema è costituito dal porre attenzione alle persone accolte ed allo stile dell’accoglienza. Per fare questo, il continuo passaggio “prassi-teoria-prassi” costituisce una delle garanzie maggiori affinché l’azione svolta nel quotidiano non si limiti alla riproposizione standardizzata di azioni, ma aiuti gli operatori a ricercare con continuità il senso e l’utilità del lavoro svolto.
Il lavoro nei centri si propone innanzitutto di dare risposte ai bisogni essenziali per la costruzione di una vita dignitosa dell’individuo e della famiglia: è necessario avere come punto di partenza l’analisi dei bisogni e l’esigibilità dei diritti fondamentali.
Dalla sistemazione abitativa temporanea si prevede per quanto possibile lo sviluppo di un percorso che porti verso l’autonomia dal punto di vista sociale, economico ed abitativo.
L’esperienza in questo campo pone il Consorzio Farsi Prossimo come punto di riferimento a livello regionale e nazionale dal 1993.


A questi numerosi servizi, e alle strutture già operanti (nel solo 2010 si contano in 10.125 gli utenti di tali servizi ) si aggiunge la Casa di Accoglienza Giovanni Paolo II a Monluè, la cui ristrutturazione è in fase di completamento alla fine di questo 2011.
Si tratta di un grande edificio del complesso Monluè, alla periferia est di Milano.
Dopo anni di inutilizzo, dal 1997 era stato concesso dal Comune di Milano all’associazione Centesimus Annus, come struttura ricettiva di seconda accoglienza.

Quando il Consorzio Farsi Prossimo la prende in carico, agli inizi del 2009, l’edificio ha urgente bisogno di ristrutturazione, e i lavori vengono effettuati con l’obiettivo di valorizzare gli spazi inutilizzati, aumentando la capacità ricettiva e rinnovare, migliorando l’efficienza e mettendo a norma gli impianti. Il progetto prevede la creazione di 93 posti letto, l’uso degli spazi cucina, lavanderia e sale ricreative, un servizio di custodia 24 ore su 24: il nostro intervento non vuole limitarsi a garantire un ricovero per la notte ma prevede di accompagnare i nostri ospiti verso un percorso di autonomia.

In accordo con i nostri principi non vogliamo limitarci a offrire un tetto e il soddisfacimento dei bisogni primari, ma desideriamo sconfiggere il senso di pericolo e la precarietà che accompagna chi non ha fissa dimora. La presenza di educatori e assistenti sociali, dei volontari dell’Associazione Centesimus Annus, insieme alla rete di cooperative e organizzazioni sociali offrirà agli ospiti della Casa di Accoglienza Giovanni Paolo II un supporto alla reintegrazione nella società.

Guarda il video sulla ristrutturazione di Casa Monluè