Minori stranieri, e se vengono per sbaglio considerati maggiorenni?

 

boy tamarcus brown 250xIn Italia, oggi, ai ragazzi migranti minorenni vengono assicurate misure di assistenza e protezione adeguate alla loro età.

Ma cosa succede se non si è sicuri dell'età del ragazzo, o della ragazza?

 

Non è questione da poco.

Se un adolescente viene per errore identificato come maggiorenne, perde la possibilità di essere accolto in una struttura educativa per minori e, spesso, resta per strada. Con il rischio di diventare vittima di tratta, o sfruttato per prostituzione.

Oppure potrebbe essere detenuto in un Cie e poi espulso.

 

Al momento per determinare l'età di un ragazzo – quando incerta – viene utilizzato il metodo della misurazione delle ossa del polso e della mano, in base alla quale si dovrebbe capire la maturazione scheletrica e risalire all'età della persona.

Però non si tratta di un metodo scientifico affidabile, perché entrano in gioco troppi fattori: sviluppi diversi anche tra ragazzi della stessa età, e termini di paragone che sono stati costruiti su soggetti prevalentemente caucasici (nord europei o americani), evidentemente molto diversi dai ragazzini provenienti dal Sud del mondo su cui oggi viene usato il metodo. E altro ancora.

Insomma, il margine di errore potrebbe essere anche di più o meno due anni.

 

La nuova legge

 

Un decreto entrato in vigore da alcuni giorni - il d.p.c.m n. 234/16 – fortunatamente stabilisce per legge alcuni punti fermi.

 

Intanto che questo esame si possa fare solo nel caso in cui non ci sia alcun altro documento che indichi l'età del ragazzo.

Che oltre alla misurazione delle ossa vengano fatte anche valutazioni sociali e psicologiche, alla presenza di un mediatore culturale, in una struttura pubblica.

Che il minore ha il diritto di esserne informato e di opporsi a questi esami.

E soprattutto che, in caso di dubbio, il ragazzo debba venire comunque considerato minorenne, e trattato come tale.

 

Cosa chiediamo per i minori non accompagnati

 

Queste importanti conquiste però si riferiscono solo ai minori non accompagnati vittime di tratta.

E gli altri, che sono la stragrande maggioranza?

 

Noi di Consorzio Farsi Prossimo, insieme a molte altre realtà che si occupano di migranti minori, chiediamo che queste garanzie siano estese a tutti i minori non accompagnati, nel rispetto delle principali raccomandazioni adottate in materia a livello internazionale e nazionale, tra cui Unhcr e Consiglio Superiore della Sanità, ai fini di una piena tutela dei diritti loro riconosciuti dalla Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, dal diritto comunitario e dalla normativa interna.

 

 

Leggi qui il testo integrale della richiesta e l'elenco dei firmatari.

 

Infine, a questa pagina sono raccolti i principali riferimenti sull'accertamento dell'età (normativa, protocolli, raccomandazioni, giurisprudenza ecc) .