Il primo Impact Grant in Italia è a favore della Vesti Solidale. Ecco l'investimento della Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore

vestisolidale camion

È per Vesti Solidale il primo investimento in Italia con la formula del Impact Grant:
uno strumento giuridico e finanziario che permette alla società beneficiaria di un investimento, in caso di raggiungimento di obiettivi di impatto sociale pre-concordati, di trasformarne una parte in contributo a fondo perduto.
Ad avviare questa operazione la Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore

 

La Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore (FSVGDA) ha avviato per la prima volta in Italia la sperimentazione di una struttura finanziaria innovativa denominata “Impact Grant che, attraverso l’adozione di particolari strumenti giuridici e contrattuali, permette alla società beneficiaria di un investimento, in caso di raggiungimento di obiettivi di impatto sociale pre-concordati, di trasformarne una parte in contributo a fondo perduto.

La prima operazione in cui è stata sperimentata questa struttura innovativa è stato l’investimento di FSVGDA nella nostra cooperativa Sociale Vesti Solidale: un aumento di capitale di 300 mila euro realizzato nell’ambito di Impact4Coop, programma a sostegno della ripresa del settore cooperativo, avviato a inizio 2022 dalla Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore in sinergia con Fondazione Cariplo.

L’investimento contribuisce a finanziare la cooperativa Vesti Solidale, attualmente impegnata nella costruzione del nuovo impianto in grado di riciclare fino a 15 mila tonnellate all’anno di indumenti usati.

Attraverso un modello di attività sostenibile, etico e inclusivo, Vesti Solidale sta ora progettando il più grande impianto italiano dell’economia sociale, su una superficie di circa 12.500 mq, dedicato al riciclo di indumenti, scarpe e borse usati.

L’impianto sarà alimentato principalmente dai materiali raccolti da Vesti Solidale e dalle cooperative sociali aderenti alla Rete RIUSE attraverso i contenitori posizionati, sia su suolo pubblico, sia nelle Parrocchie, delle province di Milano, Monza e Brianza, Varese, Lecco, Brescia e Bergamo. Scopo prioritario del progetto sarà quello di gestire direttamente la lavorazione di circa 15 mila tonnellate all’anno di indumenti, garantendo così maggiore trasparenza e tracciabilità della filiera e creando, al contempo, le condizioni per generare ulteriori 20 posti di lavoro, di cui almeno il 70% afferenti alle fasce deboli della popolazione.

“Grazie al supporto di Fondazione Social Venture Giordano Dell’Amore, Vesti Solidale sarà in grado di realizzare il nuovo impianto di riciclo degli indumenti usati, chiudendo il cerchio del recupero della frazione tessile.
Questo importante investimento creerà nuova occupazione sul territorio con particolare attenzione alle persone svantaggiate o in difficoltà economica e costituirà una solida e sostenibile base economica per il futuro della cooperativa.
Il nuovo impianto è focalizzato a individuare, in via prioritaria, gli abiti che possono essere avviati al riutilizzo; in secondo luogo, saranno individuati e separati i tessuti per tipologia di filato e avviati al riciclo di materia. Inoltre, il nuovo impianto costituirà un’occasione per sperimentare nuove modalità di trasformazione e upcycling dei prodotti recuperati in collaborazione con il mondo della moda, che le recenti novità normative hanno messo al centro del nuovo green deal europeo.
Sono stati infatti introdotti l’obbligo di raccolta differenziata della frazione tessile a partire dall'1 gennaio 2022 e il concetto di Responsabilità Estesa del Produttore, in base al quale i produttori dei nuovi capi d’abbigliamento dovranno farsi carico degli oneri di gestione dei prodotti giunti a fine vita.” – ha dichiarato Matteo Lovatti, presidente di Vesti Solidale.

 

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