Notizie dal Consorzio Farsi Prossimo maggio 2020

Quando, in queste settimane, ci avete raccontato le vostre storie,  testimonianze di operatori delle cooperative sociali del Consorzio Farsi Prossimo, la prima parola che ci è venuta alle labbra è stata: grazie.

Grazie perché ognuna delle vostre voci, in qualunque campo siate impegnati, ci ha raccontato la passione con cui ciascuna delle nostre cooperative e dei nostri lavoratori ha saputo reinventare i propri servizi, con prontezza e creatività, pur di non abbandonare i più fragili.

Abbiamo portato la vostra voce anche sulla stampa e sui media: le nostre storie sono state raccontate dai giornali locali e radio dei nostri territori, ma anche da testate nazionali come il Corriere della Sera, Repubblica, Avvenire, l'Osservatore Romano, e ancora i tg della Rai, Open, Scarp de' tenis...
In questo periodo anche i media tradizionali hanno cercato e raccontato le nostre storie, improvvisamente consapevoli dell'importanza del nostro lavoro, solitamente fatto in silenzio, che ha continuato a tenere insieme questa nostra società improvvisamente parcellizzata.

È importante continuare a raccontare questo lavoro e noi continueremo a farlo: alzeremo la voce per voi. A voi chiediamo di fare girare queste storie perchè non ci si dimentichi di cosa è importante, perchè chi vuole possa sostenerci con donazioni e partnership: sapete bene quanto ne abbiamo bisogno, quanto il COVID-19 abbia aumentato le povertà e i costi delnostro intervento.

Vi chiediamo di far girare questa Newsletter, di condividere le storie sui social, di indirizzare i vostri contatti alla pagina della campagna fondi: potremo così continuare ad aiutare.

Le voci dei nostri operatori:

ANNA: alla Pani e Peschi, casa per adolescenti interrotti

MIMMO E GIGI: alle docce comunali con la Detto Fatto

STEFANO: a casa San Carlo, un luogo per ripartire

 
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MARCO: portaMIlaspesa

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AZIZ, che sostiene gli stranieri in quarantena

 
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ANGELO: sottocoperta con i senza dimora a Rho

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RACHIDA:pulizia di una (strana) primavera

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NICOLÒ: la casa dei ragazzi a Varese

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ANNA: anziani, il diurno al telefono

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ROBERTO: l'educazione dei ragazzi passa da uno schermo

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MARCO, che collega chi “è dentro” e chi è fuori

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KABA, il rifugiato volontario per gli anziani

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DAVIDE: in prima linea con gli homeless di Varese

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MICHELLE, l'aiuto agli anziani in casa

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PIETRO, magazziniere per i più poveri

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Il Terzo settore dopo la pandemia

Abbiamo affrontato l'emergenza con creatività, spirito di adattamento e anche parecchi sacrifici. Lo abbiamo fatto perché il nostro lavoro è stare accanto ai più fragili. Le vostre storie, alcune delle quali abbiamo raccontato qui, parlano della professionalità e dei valori che muovono il Terzo Settore da sempre e questa improvvisa crisi ha evidenziato.
Ma la pandemia, ci auguriamo, prima o poi finirà.

E dopo? Si tornerà alla “normalità”?

Cosa succederà al terzo Settore e al mondo della cooperazione e del welfare?

Le riflessioni sul futuro possono essere diverse. Il nostro presidente Giovanni Carrara, in questo video realizzato per un'intervista dell'Università Cattolica, ci dà qualche spunto.

«L'impresa sociale uno dei cardini su cui si può basare la nuova modalità di relazione economica e sociale tra gli esseri umani. Il sistema di cooperazione - che sia tra soggetti profit, soggetti non profit e società civile - può disegnare un modello nuovo non solo di welfare, ma anche di economia e società – dice Carrara. – Ma questo modello va praticato oggi, non in un futuro indefinito. Deve emergere già oggi nel nuovo mondo che si sta immaginando».

Guarda il video di Giovanni Carrara, presidente di Consorzio Farsi Prossimo