Agenzia Mestieri: l'inserimento lavorativo “in filiera” con le cooperative

agenzia mestieri e CFP 2Sulla porta di ingresso degli uffici di Consorzio Farsi Prossimo campeggia anche un'altra targa: è quella dell'Agenzia Mestieri – Milano4, che con CFP condivide non solo i locali ma anche intenti e obiettivi.

Si tratta infatti di una agenzia per il lavoro, nata proprio per volontà del nostro Consorzio con l'obiettivo di supportare l'inserimento lavorativo di persone fragili.

Mestieri – Milano4 è infatti, grazie al fatto di essere socia anche del Consorzio Mestieri, accreditata presso Regione Lombardia e autorizzata dal Ministero del Lavoro a erogare servizi di politiche attive per il lavoro. In pratica, può non solo orientare i suoi utenti, ma anche attivare tirocini presso le aziende con cui collabora e inserire concretamente le persone in posti di lavoro.

Attualmente, nell'Agenzia sono impegnate sette persone. Abbiamo fatto una chiacchierata con Katia Salemi, per capire meglio il loro lavoro e i loro obiettivi per il 2022.

 

«A me piace dire che noi siamo mediatori dell'inserimento lavorativo. Seguiamo prevalentemente persone fragili, come gli utenti dei servizi delle cooperative di Consorzio Farsi Prossimo, le persone ospitate nelle comunità. Fino ad ora abbiamo lavorato soprattutto con gli ospiti dei centri di accoglienza per migranti e rifugiati, e abbiamo attivato progetti molto belli con donne vittime di tratta o di violenza. Uno dei nostri obiettivi per il 2022 è ampliare sempre di più il nostro target, potenziare i progetti dedicati alle persone con disabilità, con problemi di salute mentale, anche con gli “over 50”, quelle persone che perdono il lavoro in età avanzata e proprio a causa dell'età faticano a trovarne un altro».

 

In che modo sostenete e accompagnate i vostri utenti?

«I percorsi sono differenti, dipende dalla singola persona. Nel primo semestre del 2021, ad esempio, abbiamo avuto 350 utenti, ma non per tutti si avvia un percorso di inserimento lavorativo.
Per la maggior parte facciamo azioni di formazione, orientamento, di bilancio delle competenze, potenziamento delle soft skill.
Abbiamo un percorso formativo che si chiama “club dei mestieri”, che aiuta a riflettere su se stessi e sulle proprie competenze lavorative, e un altro dedicato alle capacità comunicative, come mi presento, come scrivo il curriculum vitae ad esempio, e anche all'educazione finanziaria, dove spieghiamo cos'è un contratto, che tipi di contratto esistono, un orientamento anche alle nozioni amministrative insomma.
Non per tutti l'obiettivo è trovare un lavoro che garantisca l'autonomia economica, in molti casi più delicati ci si concentra su obiettivi più semplici, come imparare a socializzare, essere in grado di gestirsi fuori dalla comunità, saper capire le proprie competenze e usare le proprie risorse, qualsiasi siano».

 

E per quanto riguarda la ricerca del lavoro vero e proprio?

«Per un centinaio di utenti all'anno, avviamo un tirocinio. Possiamo stimare che circa il 40% di loro, al termine dell'avviamento al lavoro, trova un contratto grazie al nostro aiuto, un'altra parte lo trova grazie alle proprie risorse, mentre ne resta comunque un gruppo per cui bisogna attivare altri percorsi, prima che ce la facciano».

 

stefano ufficioQuali sono le aziende dove avvengono gli inserimenti lavorativi?

«Noi facciamo scouting di aziende, cioè cerchiamo aziende profit che possano offrire posti in tirocinio ma che abbiamo anche possibilità di assunzione poi. Non chiediamo loro solo di inserire semplicemente una persona, ma proponiamo un progetto di responsabilità sociale di impresa. Le aziende si impegnano quindi a mettere in campo azioni che favoriscono l'inclusione sociale, che sensibilizzino i colleghi sulle situazioni sociali a cui si trovano a fianco, lavorare con noi nel trovare una postazione adeguata al nuovo arrivo e nel monitorare il percorso della persona. Ad oggi, sono decine le aziende che collaborano con noi.
Poi certo, ci sono le cooperative sociali di tipo B del Consorzio Farsi Prossimo, dove però inseriamo gli utenti che hanno bisogno ancora di un percorso propedeutico, insomma, dove possano imparare un lavoro». 

 

Quanto è importante questa collaborazione con le cooperative del Consorzio?

«La collaborazione tra cooperative è uno degli elementi più importanti. Quando prendiamo in carico una persona, concordiamo anche con le cooperative quale percorso intraprendere: per fare degli esempi, del corso di italiano si può occupare la cooperativa Farsi Prossimo, un primo corso sull'inserimento lavorativo lo facciamo noi, poi procediamo a un primo tirocinio con la Detto Fatto, la cooperativa che lo ospita può occuparsi della scuola guida, eccetera. Questo è uno dei nostri punti più importanti: il lavoro in filiera».