Intrecci: a Garbagnate una nuova casa di accoglienza per donne senza dimora

Intrecci casa accoglienza donne senza dimora garbagnateUna nuova casa di accoglienza per le donne senzatetto, a Garbagnate.

È il frutto di una collaborazione tra la nostra cooperativa Intrecci, che gestirà il centro di accoglienza, insieme alla Caritas Ambrosiana, in collaborazione con il Comune di Garbagnate e la Caritas cittadina.

Fra i senza tetto le donne sono ancora una minoranza. Ma fra le persone gravemente emarginate proprio le donne sono anche le più problematiche.

 

Dotate di una grande capacità di resilienza, a spingerle in quella condizione spesso non basta una sola ragione. Sono spesso più di una le cause che portano le donne a finire nella condizione di homeless: la perdita del lavoro, la fine di una relazione, una situazione di particolare isolamento sociale.

Spesso quindi le donne senza tetto richiedono percorsi di recupero più difficili da attuare.
È anche per questo che si è pensato a un luogo di accoglienza dedicato esplicitamente a loro.

Ricavata all’interno di una ex casa cantoniera concessa in comodato gratuito dal Comune alla Caritas Ambrosiana, la struttura darà ospitalità ad un massimo di 7 donne sia durante la notte che durante il giorno. Le ospiti, segnalate dai servizi sociali del comune di residenza, con priorità per le cittadine di Garbagnate Milanese, avranno a disposizione camere da due a tre posti letto, una cucina, uno spazio soggiorno in comune, l’uso della lavatrice e del televisore.

Sotto la supervisione di una educatrice della coop Intrecci, le donne gestiranno in maniera autonoma il centro secondo le regole della vita comunitaria. Si prederanno cura del giardino che si trova sul retro della casa.
Saranno avviate al lavoro attraverso tirocini. Una delle possibilità di formazione sarà offerta proprio dall’inserimento nello staff cui sarà affidata la cucina della mensa della Casa delle Feste, un’altra struttura che sempre il Comune ha deciso di affidare a Caritas Ambrosiana.

«I dati e le indagini sulle povertà riescono a descrivere solo in parte la realtà di un fenomeno, quello delle povertà femminili, spesso nascosto e quindi sottovalutato. Le donne finiscono così con l’essere le più invisibili tra gli invisibili. Con questo progetto vogliamo sperimentare una prima risposta a questo problema», ha detto Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, in occasione dell'inaugurazione.