Vesti Solidale: la sartoria Taivè contro la cultura dello scarto

taivè nuova collezione

Il primo evento pubblico della Sartoria Taivè, progetto di integrazione e inserimento lavorativo per donne svantaggiate, da quando il laboratorio è stato accolto sotto la regia della cooperativa Vesti Solidale.

Si tratta della presentazione della nuova collezione di abbigliamento, che avverrà venerdì 24 settembre 2021 alle ore 19 nel Chiostro della chiesa di di Santa Maria Bianca della Misericordia, in piazza San Materno (quartiere Casoretto) a Milano.

La collezione, intitolata “Scarti-AMO”, sarà presentata in collaborazione con Gioielli IMperfetti di Monica Biondi.

Subito dopo, un incontro per riflettere sul tema della lotta alla cultura dello spreco, con gli interventi di don Enrico Parazzoli, che commenterà le parole di Papa Francesco sul tema, di Sabrina Ignazi della Caritas Ambrosiana che approfondirà la storia e gli obiettivi della Sartoria Taivè, e Matteo Lovatti, presidente della cooperativa Vesti Solidale, che interverrà invece presentando i nostri progetti di economia circolare.

L'ingresso all'evento è gratuito, è meglio indicare in anticipo la propria presenza (348 5455498 - 02 26822423).

Più info qui

Nei giorni successivi, sabato 25 (alle ore 17.30) e domenica 26 settembre 2021 (ore 10) ci sarà un mercatino con i prodotti della sartoria Taivè sul sagrato della chiesa, in piazza San Materno.

 

La Sartoria Taivè

La Sartoria Taivè (che significa filo in lingua romanì) è una sartoria e stireria che impiega donne rom e non solo per rammendi, riparazioni, stiro e piccoli lavori di sartoria. È un progetto nato da Caritas Ambrosiana nel 2009, che negli anni una vera e propria bottega di quartiere al centro di rapporti con la realtà circostante: dalle associazioni ai vari servizi presenti sul territorio (a partire da quelli per il sostegno alle donne), dalle istituzioni alle tante famiglie che gravitano intorno alla bottega acquistandone i prodotti e condividendone l’esperienza. 

Dall’inizio dell’avventura di Taivé sono state formate nel laboratorio circa una quarantina di donne, la maggior parte giovani sotto i 30 anni, appartenenti a 14 nazionalità, in particolare provenienti dalla Romania, dal Kosovo, dalla Macedonia, dalla Nigeria, oltre che dall’Italia. Alcune di loro sono rimaste nel laboratorio assumendosi responsabilità sempre maggiori, mentre ad altre, una volta finito il loro periodo dentro Taivé, di essere accompagnate nel mondo del lavoro.lle associazioni ai vari servizi presenti sul territorio (a partire da quelli per il sostegno alle donne), dalle istituzioni alle tante famiglie che gravitano intorno alla bottega acquistandone i prodotti e condividendone l’esperienza.

Da qualche mese Taivè è entrata a far parte della nostra cooperativa Vesti Solidale, nell'ottica della creazione di una filiera sociale dell'abbigliamento, che comprende anche il recupero e riciclo dei vestiti usati e della riduzione degli sprechi, settore in cui Vesti Solidale è attivo da anni, con la raccolta degli indumenti usati e con la catena di negozio di second hand Share.