I Corridoi Umanitari progetto vincitore del Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR

UNHCR corridoi umanitariIl progetto dei Corridoi Umanitari, voluti e realizzati dalla società civile in collaborazione con il governo italiano in cui anche noi siamo impegnati (decine di persone sono state accolte sul nostro territorio proprio dalle nostre cooperative), è il vincitore regionale per l’Europa dell’edizione 2019 del Premio Nansen per i Rifugiati dell’UNHCR.

Da 65 anni il Premio Nansen per i Rifugiati riconosce il servizio straordinario a favore delle persone costrette alla fuga, onorando individui, gruppi e organizzazioni che si sono dedicati ben oltre la chiamata del dovere a proteggere i rifugiati, gli sfollati e gli apolidi.

Promossi dalla Cei con la Caritas Italiana, Comunità di Sant’Egidio, Federazione delle Chiese Evangeliche in Italia e Tavola Valdese, i Corridoi Umanitari sono stati premiati per aver assicurato a migliaia di rifugiati e persone con esigenze specifiche un canale sicuro per ricevere protezione e la possibilità di ricostruirsi un futuro migliore in Italia.

I Corridoi Umanitari rappresentano una via sicura per le persone costrette a fuggire da guerre e persecuzioni, una delle poche alternative ai pericolosi viaggi in mare,” ha dichiarato Roland Schilling, Rappresentante Regionale UNHCR per il Sud Europa.

Da febbraio 2016 a oggi sono arrivati oltre 2.000 rifugiati e persone vulnerabili in Italia in base a quattro accordi distinti, firmati dalle quattro realtà religiose insieme al Ministero dell’Interno e al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.

Il primo corridoio, attivato nel dicembre 2015 in risposta al sempre crescente numero di morti in mare, ha visto il trasferimento di 1.035 rifugiati, soprattutto di origine siriana dal Libano; il secondo, attivato nel gennaio 2017, il trasferimento dall’Etiopia di 498 rifugiati provenienti prevalentemente da Eritrea e Somalia; e il terzo, attivato nel novembre 2017, il trasferimento di altri 595 rifugiati siriani dal Libano. Inoltre, nel maggio 2019 è stato firmato un quarto protocollo di intesa che prevede il trasferimento di altri 600 rifugiati da Giordania, Etiopia e Niger.

Le realtà promotrici del programma assicurano a loro spese il trasferimento dei rifugiati in Italia, cosi come l’accoglienza e l’assistenza necessaria per riuscire ad avviare percorsi di intergrazione nel nostro Paese.

L’UNHCR ha più volte fatto appello agli Stati affinchè le vie sicure, come i Corridoi Umanitari, ma anche altri strumenti quali il reinsediamento, le evacuazioni d’emergenza, i visti umanitari e per studio e il ricongiungimento familiare, vengano ampliati fornendo così alle persone in fuga un’alternativa sicura e dignitosa ai viaggi organizzati dai trafficanti. Questo principio è sancito dal Patto Globale sui Rifugiati, approvato lo scorso dicembre dall’Assemblea Generale dell’ONU, e verrà discusso nell’ambito del primo Forum Globale sui Rifugiati, che si svolgerà il 17 e 18 dicembre 2019 a Ginevra.

La premiazione per i Corridoi Umanitari si è tenuta durante una cerimonia ufficiale organizzata insieme ai governi della Norvegia e della Svizzera presso la Residenza dell’Ambasciatore norvegese a Roma il 25 settembre scorso.

 

Cos'è l’UNHCR

L’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, è la principale organizzazione al mondo impegnata in prima linea a salvare vite umane, a proteggere i diritti di milioni di rifugiati, di sfollati e di apolidi, e a costruire per loro un futuro migliore, come evidenziato nello statuto. Lavora in 138 Paesi del mondo e si occupa di oltre 70 milioni di persone. UNHCR è stata insignita di due Premi Nobel per la Pace, il primo nel 1954, il secondo nel 1981.

 

Leggi di più qui