Un giro di boa: chi aiuta i genitori con disagio psichico

depressioneQuando Sonia arriva al servizio Un giro di boa sta male da molto tempo e non sa come affrontare la sua situazione. Lei, che ha 45 anni e due figli, soffre da anni di una malattia mentale.

Non è semplice crescere due ragazzi da sola e in queste condizioni, anche se finora ce l'ha fatta. Ma ora ha davvero bisogno di aiuto, soprattutto da quando ha smesso di prendere i farmaci perché il figlio – ormai un ragazzo grande - non vuole e le dice che sono quelli a renderla «una mamma malata».

Un giro di boa è un progetto della nostra cooperativa Novo Millennio pensato proprio per dare un aiuto alle famiglie – come quelle di Sonia – in cui un genitore soffre di disagio psichico, non lasciandole sole e affiancando genitori e figli, che si trovano a vivere in casa una situazione di malattia che fanno fatica a capire.

Come la bimba di Sonia, che proprio non riusciva a capire perché la sua mamma dormisse sempre così tanto, e non giocasse con lei e non la accompagnasse più a scuola, come fanno tutti gli altri genitori dei suoi compagni.

«Forse è stato questo che ha spinto Sonia a venire da noi: aveva paura che i suoi figli non le volessero più bene per quella sua strana malattia – raccontano Alessandra e Simona, responsabili del progetto Un giro di boa. – Nel percorso che abbiamo fatto insieme sono emerse tutte le buone capacità di genitore che in realtà Sonia ha, e lei ne è diventata molto più consapevole. Noi li abbiamo aiutati a capirsi meglio e a stare meglio insieme».

Il percorso della famiglia di Sonia è ancora lungo, ma è partito e sta andando bene.
Lei è riuscita a trovare i modi giusti di raccontare e spiegare i figli cosa le sta succedendo: «Noi ci occupiamo proprio di queste famiglie: aiutiamo i genitori a trovare parole chiare e adatte all’età dei figli per spiegare cosa gli succede e aiutiamo i figli a migliorare la capacità di affrontare le situazioni faticose, ad esprimere ciò che provano e a non aver paura a fare domande», spiegano le responsabili.

La malattia mentale condiziona la vita di una persona a 360° e influenza tutti quelli vicini a chi ne soffre. Una mamma o un papà che soffrono di una malattia mentale si trova contemporaneamente ad affrontare il macigno della propria sofferenza e la fatica di prendersi cura quotidianamente dei propri figli. Si hanno meno risorse e meno forze in quello che è già il difficile “mestiere” del genitore: cose facili diventano complicate, non sempre si riescono a capire e soddisfare i bisogni dei bambini, si prova senso di colpa e di vergogna, è più difficile controllarsi...

Inevitabilmente chi paga il prezzo più alto sono i figli, fortemente influenzati dall’ambiente in cui vivono: chi ha uno o entrambi i genitori affetti da una patologia psichiatrica possono avere un rischio 3-4 volte superiore di sviluppare problemi psicologici, sociali e fisici.

 

Come funziona Un giro di boa

un giro di boa

Il percorso Un giro di boa prevede incontri per i genitori che sono in carico ai servizi psichiatrici e delle dipendenze e per i loro partner, insieme alle due operatrici dedicate al progetto, una psicologa ed una educatrice professionale del centro Stellapolare, che guidano la riflessione su come i figli vivono il disagio psichico presente in famiglia e li aiutano a trovare parole chiare e adatte all’età dei minori per spiegare tale disagio.

Il progetto prevede anche dei momenti dedicati esplicitamente ai figli, con due differenti proposte a seconda della fascia d'età.

Per i ragazzi tra i 6 e i 16 anni sono previsti incontri che li aiutino a migliorare la capacità di affrontare le situazioni faticose, di esprimere ciò che provano e di non aver paura a fare domande.

Per le famiglie con bambini più piccoli, dai 3 ai 5 anni, invece verrà organizzata una ludoteca a cadenza mensile, in modo da fornire ai piccoli uno spazio di gioco e ai genitori un momento di condivisione e confronto.

 

Insieme alla coop Novo Millennio siamo partner del progetto anche noi di Consorzio Farsi Prossimo e la Fondazione Intesa SanPaolo onlus.

 

Per sapere come accedere al servizio e per ulteriori informazioni:
tel. 334 6339642
e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

www.novomillennio.it/ungirodiboa