INTRECCI: Venti case per famiglie in difficoltà

ilcortile guanzateVenti appartamenti, venti case per chi si trova in difficoltà economica e in una situazione di fragilità sociale e ha bisogno di un periodo di sostegno e accompagnamento educativo per riprendere a farcela da solo.
È il progetto di housing sociale della cooperativa Intrecci, e le case di cui stiamo parlando sono a Rho, Lainate, Caronno Pertusella e Guanzate, nei territori delle province di Milano, Varese e Como.

Alcuni sono singoli appartamenti in normali condomini, altri, come Casa San Giovanni a Lainate, o Il cortile di Guanzate, sono aggregati in una stessa palazzina o cortile: ciascuno indipentente, ma in un contesto abitativo omogeneo.

«Non si tratta solo di accoglienza, di dare una casa, ma soprattutto di accompagnare al ritorno all'autonomia, attraverso un progetto educativo personalizzato – spiega Elena Raimondi della coop Intrecci. – Accogliamo per la quasi totalità famiglie con minori: nella stragrande maggioranza ci sono entrambi i genitori, molte le mamme sole con bambini, ma ultimamente iniziamo ad avere anche alcuni papà soli con figli. In qualche caso ospitiamo adolescenti in in prosieguo amministrativo, in progetti alternativi o in uscita dal carcere».

Il tempo di permanenza è mediamente tra i 12 e i 18 mesi. Le fragilità vissute dalle famiglie accolte sono legate alla mancanza del lavoro, a situazioni di precarietà lavorativa ed economica. A volte sono famiglie che hanno subito uno sfratto o vivono una precarietà abitativa.
Quasi tutti hanno una rete parentale e di amici piuttosto fragile: in pratica, sono soli ad afffrontare tutte queste difficoltà.

La famiglia di Enrica e Luciano è stata accolta, con i loro due figli, per un anno in uno degli appartamenti della Intrecci. Entrambi avevano perso il lavoro e, di conseguenza, erano in forte difficoltà con la casa.

«All'inizio avevano una forte paura di essere messi in discussione, soprattutto di sentirsi giudicati e sminuiti come genitori agli occhi dei loro ragazzi – racconta ancora Elena. – Questo perché i nostri percorsi prevedono un forte accompagnamento educativo. Ma si sono fidati, e il risultato è stato un successo».

L'uomo ha frequentato un corso di formazione e il successivo tirocinio: alla fine per lui è arrivata l'assunzione. Alla fine dell'anno hanno potuto ripartire sulle loro gambe, con una casa propria presa in affitto, e con una persona in più: nella casa nuova è nata la loro terza bimba.


E insieme hanno guardato al futuro con una prospettiva di speranza.