L'ARCOBALENO: inaugurazione comunità Kairos

KairosVenerdì 2 settembre abbiamo inaugurato la comunità Kairos di Neuropsichiatria Infantile.

La comunità della cooperativa L'Arcobaleno, è a Nibionno in via Italia Libera 3, nella sede dell'ex Centro Meschi.

Saranno ospitati 8 adolescenti con disturbi psichiatrici, che nella comunità troveranno una casa, oltre che un luogo in cui curarsi, e nel gruppo di operatori e coetanei un sostegno e un riferimento.

 

La comunità di Neuropsichiatria infantile Kairos

 

Ha aperto le porte nel lecchese, a Nibionno (via Italia Libera, 3 - fraz. Tabiago) Kairos, una nuova comunità terapeutica di neuropsichiatria infantile.

A gestirla è la cooperativa L'Arcobaleno, con sede a Lecco, che già da 15 anni offre sul territorio diversi tipi di servizi dedicati alla salute mentale.

 

Nella comunità i minori troveranno un “luogo degli affetti”, un riferimento stabile nel gruppo degli operatori e degli altri compagni, in cui sia possibile rimettere in gioco relazioni con i coetanei, con l’ambiente circostante, con le figure adulte.

 

A Kairos si lavorerà perché i ragazzini possano sperimentare gradualmente nuove forme di autonomia, fino a essere pronti a un ritorno a casa e in famiglia.

Proprio per questo la famiglia sarà coinvolta nel progetto riabilitativo, a partire dalla fase di inserimento fino alla dimissione, e adeguatamente supportata.

Anche il territorio in cui è inserita la comunità è una risorsa importante, e verranno valorizzate le reti e i servizi già presenti perché condividano e possano costruire insieme il percorso di cura dei giovani ospiti.

 

La comunità ospiterà fino a 8 adolescenti, maschi e femmine, di età compresa tra i12 e i 18 anni, con disturbi della personalità, della condotta, oppure psicosi o sindrome affettive. I ragazzi che verranno inseriti nella comunità Kairos sono stati allontanati dalla famiglia per una difficoltà a gestire il giovane in casa, oppure con un provvedimento del Tribunale dei minori, o ancora nel caso in cui il ragazzo sia ritenuto pericoloso per sé o per gli altri, infine nel caso in cui, dopo un ricovero ospedaliero, ci sia bisogno di un periodo terapeutica in una comunità dedicata.

 

Per saperne di più leggi l'articolo sul sito di L'Arcobaleno

 

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