FILO DI ARIANNA: Per tre comunità i pasti ecologici di “Ristorante solidale”

ristorante solidaleIeri sera tre comunità di accoglienza della cooperativa Filo di Arianna hanno cenato con dei pasti speciali.

È partito infatti il progettoRistorante solidale, grazie a una collaborazione tra Caritas Ambrosiana, 10 ristoranti partner di Just Eat e Pony Zero, società di servizi specializzata nella logistica dell’ultimo miglio e nella distribuzione urbana ecologica, che servirà alle tre comunità pasti realizzati con eccedenze alimentari di alcuni ristoranti una volta al mese.

L'iniziativa si aggiunge alle varie messe in campo da Caritas Ambrosiana per il recupero a fini solidaristici delle eccedenze alimentari.

«Una rete di cui fanno già parte importanti imprese della produzione e della distribuzione alimentare e che già lo scorso anno ci ha consentito di ridistribuire direttamente alle persone fragili che si rivolgono ai nostri servizi 3mila tonnellate di cibo che sarebbe stato buttato», ha spiegato il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti.

E così ieri sera 38 pasti, preparati dai dieci ristoranti Just Eat con eccedenze alimentari, non venduto e integrazioni preparate per l’occasione, sono stati portati agli ospiti delle comunità di accoglienza “Pani e Peschi” di via Consolini - nuova casa per gli adolescenti milanesi che soffrono di disturbi psichiatrici (leggi di più sulla Pani e Peschi) -, al Centro Teresa Gabrieli - casa di accoglienza di malati di Aids proprio confinante con la Pani e Peschi - e ai ragazzi de “La Locomotiva” in via Copernico - comunità per giovani che soffrono di disagio psichico.

Questa iniziativa porterà i pasti alle comunità circa una volta al mese.
Tra i piatti che saranno serviti: pasta, riso e fagioli neri, piadine, hamburger, verdure, panini e porzioni di polenta calda. Il tutto consegnato in collaborazione con Pony Zero società di servizi specializzata nella logistica dell’ultimo miglio e nella distribuzione urbana ecologica.

Ieri, per la prima tappa del progetto, sono state inoltre donate con una consegna speciale 100 pizze per la cena del Refettorio Ambrosiano.

«Caritas Ambrosiana è impegnata nel recupero delle eccedenze alimentari dal 2015, quando in occasione di Expo, sollecitati dall’enciclica Laudato si’ di papa Francesco realizzammo il Refettorio Ambrosiano sviluppando un’idea di Massimo Bottura e Davide Rampello. Da allora il Refettorio ogni sera offre la cena a 90 ospiti cucinando cibo recuperato. Inoltre, grazie alla filiera che abbiamo creato, riusciamo a rifornire 320 centri di ascolto, tre empori della solidarietà, e una decina di centri di accoglienza, portando direttamente sulla tavola di chi ha bisogno il cibo sprecato».

 

I ristoranti e la cultura anti-spreco

In occasione della presentazione dell'iniziativa “Ristorante solidale” è stata presentata anche un’indagine condotta da Just Eat su un campione di 500 ristoranti della rete del brand da cui emerge che per l’83% dei ristoranti la problematica dello spreco è un tema importante e tra costoro il 77% ritiene di poter contribuire attivamente per affrontarlo.

Dai dati emerge purtroppo che i ristoranti buttano via il cibo, il 24% ogni giorno, il 26% più di una volta alla settimana e il 50% una volta alla settimana, un trend negativo che evidenzia la necessità di sviluppare progetti e azioni concrete a supporto dei ristoranti nella gestione della problematica.

Ad oggi l’introduzione di alcuni accorgimenti è ancora scarsa, in primis la soluzione della family bag è stata adottata solo dal 10% dei ristoranti nonostante il 53% dei clienti la richieda, l’ottimizzazione della spesa dal 68% e la promozione di donazioni di pasti ai bisognosi dal 20%.

In questo scenario l’iniziativa "Ristorante Solidale" è stata già positivamente accolta dai ristoranti, il 55% avrebbe infatti piacere ad aderire per contribuire a limitare gli sprechi e beneficiare delle agevolazioni previste dalla nuova legge.
L’87% dichiara infatti di non sapere che la legge anti-spreco consente agevolazioni fiscali a chi è attivo nel limitare gli sprechi, delineando l’importanza per il 35% di ricevere maggiori informazioni sull’argomento.