FARSI PROSSIMO: «Ospito un rifugiato a casa mia», storia di Annalisa e Mamadou

corriere tv«Abbiamo partecipato alla manifestazione #welcomerefugees, ma poi ci siamo detti: e concretamente cosa possiamo fare?».

La famiglia di Annalisa, professoressa milanese, ha deciso così di passare dalle parole ai fatti.

 

Si è informata e ha scoperto la proposta del Comune di Milano, in collaborazione con la cooperativa Farsi Prossimo, di accogliere un migrante nella propria casa.

Hanno partecipato al bando, svolto una serie di colloqui e incontri di formazione, e alla fine li hanno “abbinati” a Mamadou, un ragazzo senegalese, orfano di entrambi i genitori, partito con l'obiettivo di cercare lavoro e una vita migliore in Europa, come già aveva fatto un suo fratello.

 

E così, davanti a un piatto di pasta, Annalisa e Mamadou hanno raccontato la loro convivenza ai giornalisti di Corriere Tv.

 

«Se vedo 200 immigrati accampati in stazione, di notte, posso capire che faccia paura. - spiega Annalisa, raccontando anche le resistenze, ora vinte, dei propri vicini. - Se invece la parola immigrato si traduce in: Mamadou, che porta fuori il cane, che arriva coi sacchetti della spesa, che rientra alle 7 di sera stanco morto dal lavoro come me, allora tutte le paure cadono».

 

Vedi il video con la storia di Annalisa e Mamadou sul sito del Corriere