L'ARCOBALENO: "Speriamo che Adal stia bene", serata dedicata all'immigrazione con la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini

2016 11 29 larcobaleno speriamo che adal stia sempre beneUna serata speciale, che racconta di un incontro virtuale che diventa reale, grazie a un Museo e un documentario.

 

La organizza la cooperativa L'Arcobaleno del Consorzio Farsi Prossimo con Caritas Ambrosiana, e con il Comune e a Provincia di Lecco, per martedì 29 novembre, alle ore 21, alla Sala Ticozzi, in via Ongania 4 a Lecco.

 

Verrà proiettato il film-documentario Ritorno a casa, che racconta la costruzione del Museo della Fiducia e del Dialogo per il Mediterraneo, a Lampedusa: un luogo in cui sono raccolte le storie dei migranti che passano dall'isola siciliana, e di quelli che affogano prima di arrivare.

 

Sono storie narrate attraverso gli oggetti personali di chi non è sopravvissuto al viaggio in mare: dei 368 morti nel naufragio del 3 ottobre 2013 e quelli di 52 persone soffocate nella stiva di un barcone.

 

Il documentario si chiude con una frase – che dà anche il titolo alla serata: “Speriamo che Adal stia sempre bene” - lasciata nel libro degli ospiti del museo da Alessandro, un bimbo di 6 anni di Lecco, che ha conosciuto la storia di Adal Neguse, profugo eritreo, proprio visitando il Museo di Lampedusa insieme alla sua famiglia, che sarà presenta alla serata di martedì 29 novembre.

 

Adal, nel 2005, era scappato dall'Eritrea ed era sbarcato a Malta. Ma da qui era stato rimpatriato e, nel suo Paese, rinchiuso in una prigione e torturato. Lui ha disegnato quelle torture, e i suoi disegni sono ora esposti al Museo della Fiducia e del Dialogo di Lampedusa.

 

La visione del docufilm sarà preceduta dalla testimonianza del regista, Valerio Cataldi, che è anche tra i curatori del museo e tra i promotori del Comitato 3 ottobre, da quella della sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini e dal racconto dello stesso Adal Neguse, tra i protagonisti di questa vicenda.

 

Saranno presenti alla serata anche il sindaco di Lecco Virginio Brivio e il direttore di Caritas Ambrosiana Luciano Gualzetti.

 

Qui la locandina con il programma dell'iniziativa